
Si sa, il Natale è ormai una delle poche occasioni per sedersi a tavola con la famiglia, con tutta la famiglia, anche quella falange che non vediamo mai, per scelta o per mancanza di tempo.
Natale, una delle poche occasioni per confrontarsi con calma, lontano dai ritagli di tempo, stress, saluti veloci tra due appuntamenti; l’occasione per raccontarsi un po’ e come da tradizione, rigorosamente davanti ad un ottima pietanza.
Ma, il rovescio della medaglia c’è sempre, è altrettanto vero che per chi ha, recentemente e non, intrapreso una scelta alimentare “diversa” (vegetariana, vegana etc etc) il pranzo di Natale o la cena della vigilia e perché no il pranzo del si Santo Stefano può trasformarsi in un incubo e dopo i “come stai?” “ti sei fidanzata?” “e il lavoro come va?” il discorso e i volti si aggravano e tutti, Nonni, la cugina curiosa, gli zii, le sorelle dei nonni, gli zii di Papà, l’amica di famiglia senza parenti che finalmente si è separata dal marito che nessuno sopportava, i figli piccoli dei cugini di Barletta, la vicina di casa, Babbo Natale e persino il presidente della Repubblica durante il discorso di Natale ti chiedono:
E allora adesso cosa mangi?
Un grafico del saggio @Il Pappa Soia ci corre in aiuto:
Ma nulla è così grave da non poter essere risolto davanti ad un buon bicchiere di vino e un piatto ben cucinato e noi, che di lavoro facciamo #cucinaveganaperonnivori, vi proponiamo un menù di Natale che metta in accordo tutti, giovani, anziani, vegani vegetariani e onnivori.
Non pretendiamo certo che i vostri menù siano completamente Cruelty Free, ma perché non inserire una o due portate sostenibili?
Ecco la nostra proposta, per cominciare qualche antipasto:
Tartare di Piselli
Vellutata di cavolfiori con tapenade di olive taggiasche e mandorle
Mini lavagnette fruttariane
Per primo una doppia scelta, una più classica e l’altra più stravagante:
Spaghetti integrali con ragù di funghi e crema di rucola
Riso venere croccante con castagne, olive, e scorzette di arancio
Per concludere un secondo, che nei pranzi di Natale veri è servito come antipasto ma noi lo utilizziamo come secondo:
Gattò di patate in crosta croccante di pane profumato al mandarino e amaretti servito con un arrosto di verdure, che non avete mai assaggiato! Ne siamo certe.
Dulcis in fondo? A parte i soliti dolci di natale con creme al mascarpone e panettoni tradizionali? Noi puntiamo sulla torta di mele e la facciamo vegana che se non vi va la potete sempre gustare a colazione il giorno dopo!!!
Per ora vi lasciamo gustare le foto e nei prossimi giorni pubblicheremo le ricette.
A presto
Ale e Pat